In seguito all’ordinanza restrittiva di Regione Lombardia atta a limitare la diffusione del Corona Virus, per questa settimana il gruppo non si incontrerà. Noi psicoterapeuti di gruppo che riceviamo in privato non siamo in realtà soggetti a restrizione (l’Ordine professionale della Lombardia a cui appartengo ha sottolineato la discrezionalità del singolo), ma di mia scelta ho preferito sospendere per oggi.
Il gruppo di psicodramma è un gruppo in cui ci si abbraccia, si entra in contatto stretto, ci si siede molto vicini, ci si stringe. La regola è che quando si è ammalati non si partecipa e tale regola rimane. Penso che in questi giorni siamo tutti ammalati, in qualche modo.
Non mi spaventa il Corona Virus, ma qualora tra i partecipanti al gruppo ci fossero persone che si sentono in ansia o in forte preoccupazione per un eventuale contagio, fermarsi una settimana e non costringere loro a perdere una sessione è per me un modo di tendere la mano: ho avuto ben chiaro il livello di preoccupazione delle persone osservando gli scaffali vuoti dei supermercati.
Sogno intanto un mondo dove non sono gli incontri di piccoli gruppi a dover essere cancellati per limitare un virus che è diventato uno strumento di accusa politica e razziale, una via strappa click di giornalisti senza scrupoli ma un mondo in cui insieme e facendo aggregazione si cura la società contro i nemici principali dell’umanità: l’ignoranza, lo spreco, la guerra, la solitudine e i cambiamenti climatici causati della nostra economia del superfluo.